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11 ottobre 2023 (BE): Il regolatore belga (BIPT) decide di introdurre la libertà di router per tutte le tecnologie a banda larga

Con una decisione del 26 settembre 2023, l’autorità di regolamentazione belga BIPT consentirà in futuro ai consumatori belgi di scegliere il terminale direttamente sulla loro connessione a banda larga. La base è la definizione/localizzazione del punto di terminazione della rete alla “presa di connessione alla linea in fibra, rame o coassiale” e si applica quindi a tutte le tecnologie di accesso (fibra, DSL e cavo).

Secondo il BIPT, le specifiche adottate consentirebbero ai clienti finali di cambiare più facilmente operatore di rete o di scegliere consapevolmente un dispositivo più duraturo o con più funzioni (ad esempio in termini di sicurezza o di opzioni WiFi). Inoltre, incoraggerebbe l’innovazione e la concorrenza nel mercato delle apparecchiature terminali.

I nuovi regolamenti sulla libertà delle apparecchiature terminali per i consumatori si applicheranno a partire dal 1° novembre 2024.

Link al comunicato stampa di BIPT “BIPT apre il mercato dei modem” dell’11 ottobre 2023 in inglese

La stampa belga ha riportato la notizia come segue (selezione):

Nieuwsblad, 12.10.23: Telenet, Proximus en co. mogen je vanaf volgend jaar niet meer verpflichten om ´hun´ modem te gebruiken

Belga, 12.10.23: Consument kan vanaf 1 november 2024 eigen internetmodem kiezen

ITdaily, 12.10.23: BIPT kondigt vrije routerkreuze aan in Belgie

Test Aankoop, 12.10.23: Testaankoop tevreden dat consument vanaf november 2024 eigen modem kan kiezen

19 giugno 2023 (HR): Il regolatore croato HAKOM vuole ancorare la libera scelta del terminale in una bozza di regolamento - VTKE presenta i suoi commenti

In Croazia, lo scorso anno è stata approvata una nuova legge sulle telecomunicazioni, che ora viene concretizzata da ulteriori regolamenti. In questo contesto, l’autorità nazionale di regolamentazione HAKOM sta consultando la bozza di “Regolamento sulle modalità e le condizioni di svolgimento dell’attività di reti e servizi di comunicazione elettronica”, che tra l’altro riguarda la garanzia della libera scelta delle apparecchiature terminali.

Il VTKE ha partecipato alla consultazione della bozza di regolamento con una dichiarazione e accoglie con favore, in linea di principio, la volontà dell’HAKOM di ancorare la libera scelta dei terminali di telecomunicazione nel regolamento. Tuttavia, il VTKE ritiene che l’aggiunta di una definizione chiara e vincolante del punto di terminazione della rete sia inevitabilmente necessaria per garantire una libertà di scelta completa e tecnologicamente neutrale delle apparecchiature terminali direttamente sulla connessione a banda larga in Croazia.

Tenendo conto di questa aggiunta, la normativa croata creerebbe buone condizioni per l’attuazione del diritto europeo alla libera scelta delle apparecchiature terminali.

La dichiarazione completa del VTKE sulla consultazione è disponibile qui [EN].

27 gennaio 2023 (NL): Da un anno gli utenti di Internet olandesi possono scegliere liberamente il proprio router (comunicato stampa)

Da un anno gli utenti di Internet olandesi possono scegliere liberamente il proprio router

I singoli consumatori e le aziende possono scegliere modem e router che soddisfino esattamente le proprie esigenze in termini di sicurezza, tecnologia e gamma di funzioni.

Amsterdam, 27 gennaio 2023 – La VTKE, l’Associazione dei fabbricanti europei di apparecchiature terminali di telecomunicazione, è lieta di constatare che gli utenti finali dei Paesi Bassi hanno accolto con grande favore l’abolizione dell’obbligo del modem, avvenuta un anno fa, il 28 gennaio 2022. Da allora, i consumatori non sono più vincolati al terminale del loro provider Internet, ma possono scegliere un dispositivo che si adatti esattamente alle proprie necessità tecnologiche, di sicurezza e di funzionalità.

La libertà di scelta

Un sondaggio* della VTKE ha dimostrato che gli olandesi sono molto soddisfatti della possibilità di poter scegliere liberamente il modem: più di due terzi (68%) degli intervistati ritiene molto importante avere la libertà di scegliere. Inoltre, più di un terzo (35%) dichiara che acquisterà il proprio terminale quando cambierà provider, mentre il 45% vuole utilizzare il dispositivo del provider di rete.

Per molto tempo, numerosi provider hanno sostenuto che la libera scelta del modem non era possibile per ragioni tecniche e di sicurezza, anche se le argomentazioni erano già state ampiamente discusse e confutate. Inoltre, questi timori non si sono concretizzati nei paesi con libera scelta del router. Dopo la Finlandia (2014), la Germania (2016) e l’Italia (2018), anche nei Paesi Bassi (2022) gli utenti finali possono scegliere se utilizzare il proprio terminale o quello del provider.

Vantaggi per i consumatori

La libera scelta del terminale presenta numerosi vantaggi per i consumatori. Innanzitutto, essa garantisce all’utente finale una maggiore indipendenza e autodeterminazione di scelta a livello digitale. Inoltre, l’utente può scegliere il router più adatto alle proprie esigenze e al tipo di utilizzo che vuol fare di Internet. Tali esigenze possono essere, ad esempio, l’utilizzo di applicazioni smart home o determinate specifiche di sicurezza. Un router scelto liberamente può quindi offrire esattamente queste funzioni. Un ulteriore aspetto è l’aperta concorrenza che si viene a creare grazie alla libertà di scelta del router, cosa che porta a una selezione più ampia di prodotti, che a loro volta diventano sempre più innovativi ed economici. Quando un utente cambia il provider di Internet, può mantenere il dispositivo e continuare a usarlo senza riconfigurarlo. Questo non solo è pratico, ma è anche ecologico. Inoltre, un dispositivo combinato, composto da router e modem, può sostituire i due dispositivi precedentemente necessari, con un conseguente risparmio di risorse ed energia.

Un portavoce della VTKE ha detto: “Finora gli utenti di una connessione Internet in fibra, via cavo o DSL dovevano utilizzare le apparecchiature fornite dal provider. Questa soluzione ‘unica’ ha fatto sì che i dispositivi spesso non avessero la gamma di funzioni richieste. La libera scelta del router promuove l’innovazione e consente ai consumatori di scegliere il dispositivo più adatto a loro. Siamo sollevati dal fatto che l’autorità di regolamentazione olandese abbia introdotto l’anno scorso la libera scelta del router e speriamo che altri paesi europei seguano l’esempio dei Paesi Bassi”.

Lucas Lasota, coordinatore di “Router Freedom” presso la Free Software Foundation Europe (FSFE), sostiene la decisione dell’autorità di regolamentazione olandese: “Stiamo accompagnando il modo in cui le autorità di regolamentazione in Europa implementano le nuove leggi sulle telecomunicazioni. I Paesi Bassi sono all’avanguardia nella tendenza a migliorare la protezione dei consumatori per la scelta dei terminali. Un anno di libertà di scelta del modem: questo deve essere un esempio positivo per gli altri membri dell’UE”.

* Sondaggio commissionato dalla VTKE e realizzato dall’istituto di ricerche di mercato Kantar dal 3 al 7 febbraio 2022. Gruppo rappresentativo per paese, età: da 16 a 65 anni

Link al comunicato stampa in formato PDF

27 gennaio 2023 (BE): Libera scelta del router in Belgio: che cosa stiamo aspettando ancora? (comunicato stampa)

Libera scelta del router in Belgio: che cosa stiamo aspettando ancora?

Anversa, 27 gennaio 2023 – Potrete usare presto un modem vostro? Se va come dice la VTKE, l’Associazione dei fabbricanti europei di apparecchiature terminali di telecomunicazione, allora la risposta è sì! Perché i vantaggi sono enormi, come sanno i nostri vicini del nord, poiché nei Paesi Bassi la libera scelta del router è in vigore da un anno. Qual è la situazione in Belgio?

Che cosa significa libera scelta del modem o del router?

Con la libera scelta del modem, i consumatori possono decidere autonomamente se utilizzare il modem del provider Internet o il proprio dispositivo. Attualmente, gli utenti finali in Belgio sono obbligati a utilizzare il modem fornito dal loro provider. Naturalmente, questo dispositivo non è sempre adatto alle loro esigenze. Lucas Lasota, coordinatore di “Router Freedom” presso la Free Software Foundation Europe (FSFE), spiega: “Gli operatori di rete limitano gli utenti finali vietando loro di utilizzare i propri router/modem. Così come in Europa i cittadini possono scegliere il loro smartphone indipendentemente dalla compagnia telefonica, essi dovrebbero anche essere liberi di scegliere il router o il modem che desiderano”.

Il Belgio non va avanti

Nel 2014, la Finlandia è stato il primo paese europeo a consentire ai clienti di scegliere il proprio modem.

La Germania ha seguito l’esempio nel 2016 e l’Italia nel 2018 e dall’anno scorso anche i Paesi Bassi hanno optato per la libertà di scelta del modem.

In Belgio, il BIPT (Belgisch Instituut voor Postdiensten en Telecommunicatie) è l’organo che decide su una possibile libertà di scelta del modem. A livello europeo, invece, il Regolamento 2015/2120 sulla libera scelta del modem è stato adottato già nel 2015. Un sondaggio* ha inoltre mostrato che il 77% dei belgi ritiene importante poter scegliere liberamente il dispositivo. Già il 24% utilizza un dispositivo proprio se l’operatore di rete lo consente; il 62% utilizza il dispositivo del provider.

Tuttavia, negli ultimi mesi i progressi sono stati evidenti. Il BIPT ha pubblicato a ottobre 2022 una prima bozza della definizione del punto terminale di rete. Con la definizione del punto terminale di rete come “scatola di connessione alla linea”, la bozza consentirebbe agli utenti in Belgio di scegliere liberamente l’apparecchiatura terminale per tutte le tecnologie a banda larga (fibra, cavo e DSL). Secondo il BIPT, inoltre, non esistono ragioni tecniche che impediscano la libera scelta del modem.

Il vostro modem, così come vi serve

Sono numerosi i vantaggi offerti agli utenti dalla libera scelta del modem. Possono scegliere autonomamente un dispositivo che si adatti esattamente alle loro esigenze in termini di funzionalità, sicurezza, aggiornamenti e molti altri fattori. Può trattarsi, ad esempio, dell’utilizzo di applicazioni smart home o di determinate specifiche di sicurezza. Un router scelto liberamente può quindi offrire esattamente queste funzioni. Un ulteriore aspetto è l’aperta concorrenza che si viene a creare grazie alla libertà di scelta del router, cosa che porta a una selezione più ampia di prodotti, che a loro volta diventano sempre più innovativi ed economici. “In un modello One-Size-Fits-All, sono poche le innovazioni che raggiungono l’utente finale”, spiega un portavoce della VTKE. “Il libero mercato, invece, favorisce l’innovazione e dà agli utenti la possibilità di decidere in base alle loro esigenze e al loro budget”.

* Sondaggio commissionato dalla VTKE e realizzato dall’istituto di ricerche di mercato Kantar dal 3 al 7 febbraio 2022. Gruppo rappresentativo per paese, età: da 16 a 65 anni

Link al comunicato stampa in formato PDF

17 novembre 2022 (BE): L'autorità di regolamentazione belga (BIPT) sottopone a consultazione la bozza di regolamento sulla libera scelta del router. La VTKE prende posizione in merito

L’autorità di regolamentazione belga (BIPT) ha recentemente pubblicato e sottoposto a consultazione il progetto di decisione relativo alla definizione del punto terminale di rete (Link). Individuando il punto terminale di rete nella “presa di collegamento alla linea”, il progetto di decisione consentirebbe agli utenti in Belgio di scegliere liberamente il dispositivo terminale per tutte le tecnologie a banda larga (fibra, cavo e DSL).

Nella sua presa di posizione, la VTKE accoglie con favore il progetto di decisione della BIPT di collocare il punto terminale di rete nella “presa di collegamento alla linea” e dare quindi agli utenti la possibilità di usare il terminale più adatto alle loro esigenze direttamente sul collegamento a banda larga. La VTKE desidera quindi incoraggiare la BIPT ad approvare il prima possibile il progetto di decisione nella sua forma attuale.

La VTKE ritiene che la collocazione del punto terminale di rete nella “presa di collegamento alla linea” e la conseguente libertà di scelta del dispositivo terminale contribuiranno a incrementare la concorrenza e quindi l’innovazione nel mercato dei terminali di telecomunicazione. La possibilità di scegliere liberamente il dispositivo terminale risponde inoltre chiaramente ai desideri e alle esigenze degli utenti in Belgio.

Come la BIPT, anche la VTKE è dell’opinione che non sussista alcun motivo di carattere tecnico che ostacoli la libertà di scelta del dispositivo, come dimostra inoltre l’esito positivo avuto da regolamenti di questo tipo in altri Paesi.

29 marzo 2022 (IT): Sondaggio VTKE sulla libertà di scelta dei dispositivi per il collegamento ad Internet - Sondaggio in sette paesi dell'UE: ovunque è forte il desiderio di libera scelta del router (comunicato stampa)

Sondaggio VTKE sulla libertà di scelta dei dispositivi per il collegamento ad Internet

Sondaggio in sette paesi dell’UE: ovunque è forte il desiderio di libera scelta del router

Berlino, 29 marzo 2022 – Gli utenti non vogliono essere obbligati dal loro provider nella scelta del dispositivo da impiegare per la loro connessione Internet. Questo è il risultato di un sondaggio rappresentativo condotto dall’Associazione dei fabbricanti di apparecchiature terminali di telecomunicazione (VTKE) in Belgio, Germania, Finlandia, Italia, Paesi Bassi, Austria e Spagna. La libertà di scelta dell’apparecchiatura terminale per la connessione Internet è particolarmente importante per i consumatori di questi sette paesi dell’UE.

Ecco quali sono i risultati più importanti del sondaggio:

  • In tutti i paesi, almeno due terzi degli intervistati ritengono particolarmente importante la libera scelta del dispositivo per la propria connessione Internet.
  • Nei paesi in cui non esiste una regolamentazione sulla libertà di scelta, la grande maggioranza dei consumatori desidera di poter scegliere liberamente il dispositivo per il collegamento ad Internet
  • Laddove la libera scelta dell’apparato è invece già ancorata alla regolamentazione, questa viene attivamente utilizzata. In media, circa il 50% dei partecipanti al sondaggio prevede di acquistare il proprio dispositivo per la connessione ad Internet al prossimo cambio.

I risultati del sondaggio mostrano ancora una volta che la libera scelta dell’apparato per il collegamento ad Internet si rivela un successo a livello internazionale, perché risponde ai desideri degli utenti e allo stesso tempo assicura l’innovazione nel futuro, grazie alla concorrenza nella produzione della migliore apparecchiatura terminale.

Risultati del sondaggio dei paesi con libertà di scelta dei dispositivi per la connessione ad Internet:

Germania

In Germania, la libera scelta dei dispositivi è stata introdotta per legge il 1° agosto 2016 per tutte le tecnologie di accesso (fibra ottica, cavo e DSL) e nel frattempo l’81% degli intervistati considera la libertà di scelta dell’apparecchiatura terminale per la propria connessione a banda larga un apparato terminale acquistata autonomamente; solo il 45% noleggia un dispositivo dal proprio provider.

Finlandia

In Finlandia, la libertà di scelta dei dispositivi è in vigore dal 2014. Per il 72% degli intervistati, questa libertà di scelta è piuttosto o molto importante. Il 61% degli intervistati opterebbe nuovamente per un’apparecchiatura propria la prossima volta che dovesse cambiare dispositivo, mentre solo il 18% sceglierebbe un apparato fornito dal provider.

Italia

Dal 2018 gli utenti in Italia possono scegliere il proprio dispositivo per la connessione ad Internet grazie a una decisione dell’autorità di regolamentazione AGCOM. Addirittura l’87% degli intervistati considera questa libertà di scelta e di decisione piuttosto o molto importante. Più della metà (il 52%) prevede di acquistare un’apparecchiatura propria la prossima volta che dovrà decidere di cambiarla. Solo poco meno di un terzo (il 31%) desidera utilizzare il dispositivo offerto dal provider.

Paesi Bassi

Nei Paesi Bassi, la libera scelta del dispositivo per la connessione Internet è stata introdotta tramite regolamento solo di recente (fine di gennaio 2022) dall’autorità di regolamentazione ACM. Più di due terzi (il 68%) degli intervistati considerano particolarmente importante questa libertà di scelta e di decisione. Attualmente il 35% dei consumatori prevede di acquistare la propria apparecchiatura la prossima volta che la cambia, il 45% opterebbe per un dispositivo del provider di rete, il 20% è ancora indeciso.

Risultati del sondaggio dei paesi senza libertà di scelta delle apparecchiature terminali:

Belgio

In Belgio, di regola non è possibile per la maggior parte degli utenti scegliere il dispositivo per la propria connessione a banda larga. Non esiste ad oggi una regolamentazione nazionale a riguardo. Tuttavia, secondo il piano di lavoro per il 2022, l’autorità belga di regolamentazione BIPT prevede di avviare nel primo trimestre una consultazione pubblica sulla libera scelta delle apparecchiature per la connessione. Anche in questo caso, una netta maggioranza del 77% considera importante la libertà di scelta. Il 24% utilizza il proprio dispositivo sulla sua connessione se i provider di rete lo rendono possibile, il 62% ha un’apparecchiatura del provider.

Austria

In Austria, l’autorità di regolamentazione RTR, con la nuova legge sulle telecomunicazioni (TKG 2021) entrata in vigore il 1° novembre 2021, ha ottenuto la competenza per consentire ai consumatori la libertà di scelta. Tuttavia, la RTR non ha ancora annunciato alcun piano concreto per la sua realizzazione. Anche in questo caso, una maggioranza di due terzi (il 67%) considera importante la libertà di scelta. Se avesse libertà di scelta, il 40% degli intervistati acquisterebbe la propria apparecchiatura la prossima volta che la deve cambiare, il 30% utilizzerebbe quella del provider e il 25% è ancora indeciso.

Spagna

Anche in Spagna, di regola, non è possibile per gli utenti finali scegliere autonomamente il dispositivo per la propria connessione a banda larga. La stragrande maggioranza, l’85%, considera importante la libertà di scelta. Il 20% degli intervistati utilizza la propria apparecchiatura, mentre il 75% l’ha ottenuta dal provider. La prossima volta, tuttavia, il 39% opterebbe già per un’apparecchiatura propria se ne avesse la libertà di scelta; il 47% utilizzerebbe il modem del provider.

Su base specifica per paese è stato chiesto agli utenti se la libera scelta del dispositivo per la connessione Internet è o sarebbe importante per loro (se vivono in un paese senza libertà di scelta delle apparecchiature). Inoltre, è stato loro chiesto se alla prossima sostituzione dell’apparecchiatura ne preferirebbero una acquistata autonomamente o una fornita dal fornitore. È stata così fatta una distinzione tra paesi in cui la libera scelta delle apparecchiature terminali è già vincolante per regolamento (Germania, Finlandia, Italia e Paesi Bassi) e paesi in cui attualmente non esiste una regolamentazione nazionale sulla libertà di scelta delle apparecchiature terminali.

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Fonte: Sondaggio VTKE condotto dall’Istituto di ricerche di mercato Kantar nel periodo dal 3 al 7 febbraio 2022. Pannello rappresentativo per ogni paese, età compresa tra 16 e 65 anni

Per chiarezza: indipendentemente dall’assenza di una regolamentazione vincolante sulla libera scelta delle apparecchiature terminali nei paesi menzionati, i singoli operatori di rete consentono già oggi ai loro clienti di scegliere autonomamente il dispositivo per la propria connessione Internet, o in base alla tecnologia di accesso o in senso assoluto.

Link al comunicato stampa

26 gennaio 2022 (NL): Libera scelta del modem nei Paesi Bassi dal 28 gennaio - Gli utenti finali nei Paesi Bassi non sono più obbligati a usare il modem indicato dal loro provider. (comunicato stampa)

Amsterdam, 26 gennaio 2022: La VTKE, un’associazione di produttori europei di terminali di telecomunicazione, sono molto soddisfatti della decisione che gli utenti finali in Olanda potranno scegliere liberamente il loro modem dal 28 gennaio. In accordo con una nuova direttiva dell’autorità per i consumatori e il mercato (“Autoriteit Consument en Markt”, ACM) i fornitori non possono più forzare i clienti a usare un certo modem.

La VTKE sostiene da anni la libertà di scelta del modem.

Con il Regolamento (UE) 2015/2120, l’Unione Europea sosteneva la libera scelta del modem già dal 2015. Dopo decisioni simili in Finlandia, Germania e Italia, anche nei Paesi Bassi gli utenti potranno ora scegliere liberamente se utilizzare il proprio dispositivo o quello fornito dal proprio provider a partire dal 28 Gennaio 2022.

Per molto tempo, i provider hanno addotto ragioni tecniche e di sicurezza contro la libera scelta del modem, anche se queste ragioni sono state analizzate e confutate esaurientemente. Inoltre, l’esperienza in altri paesi con libera scelta del modem ha dimostrato che i presunti timori sono infondati.

Grazie alla nuova politica di ACM, gli utenti finali possono ora scegliere il proprio modem. La qualità del modem internet è essenziale per il buon funzionamento della rete.

Un portavoce della VTKE ha detto: “In un modello One-Size-Fits-All, sono pochi i cambiamenti che raggiungono l’utente finale. Il libero mercato, d’altra parte, incoraggia l’innovazione, poiché gli utenti sono liberi di decidere in base alle loro esigenze e al loro budget. Nessuno sa meglio di Lei quale opzione è migliore per la sua rete. Siamo felici che i nostri sforzi siano stati finalmente premiati e speriamo che altri paesi seguano il nostro esempio”.

Link al comunicato stampa.

28 luglio 2021 (NL): La nuova direttiva consente la libera scelta del router - I consumatori olandesi non dipendono più dal modem offerto dal loro provider (comunicato stampa)

Amsterdam, 28 luglio 2021 – La decisione è stata presa: l’Autorità olandese per i consumatori e il mercato (Autoriteit Consument & Markt: ACM) ha creato una nuova linea guida che afferma che i consumatori e le imprese nei Paesi Bassi possono scegliere il proprio modem. Questa direttiva è stata pubblicata il 27 luglio 2021 ed entrerà in vigore sei mesi dopo la pubblicazione. Ciò significa che da febbraio 2022, i consumatori non saranno più legati al modem offerto dal proprio provider di Internet, ma saranno in grado di scegliere il modem che meglio si adatta alle loro necessità. La VTKE, un’associazione di fabbricanti europei di apparecchiature terminali di telecomunicazione, si batte da anni per la libera scelta dei modem ed è naturalmente lieta di accogliere questa nuova direttiva.

Con il Regolamento 2015/2120, l’Unione Europea sosteneva la libera scelta del modem già dal 2015. Nel 2014, la Finlandia è stato il primo paese europeo a permettere ai clienti di scegliere il proprio modem, seguita poi dalla Germania nel 2016 e dall’Italia nel 2018. Nei Paesi Bassi, alcuni operatori di rete permettono ai consumatori di decidere autonomamente quale terminale usare per la propria connessione a Internet. Questo può ma non deve necessariamente essere un dispositivo dell’operatore di rete. Gli operatori di rete che lasciano la scelta del modem al consumatore sono tuttavia una grande eccezione nei Paesi Bassi.

Rudi Stahl, Senior Business Development Manager di Gigaset, fabbricante, tra gli altri, di telefoni e prodotti di domotica, dice: “Nei Paesi Bassi, i provider finora determinavano quale modem riceveva il consumatore con il suo abbonamento. E questo è strano se si considera che alla stipulazione di un contratto di telecomunicazione, ad esempio, la scelta dello smartphone è molto nelle mani dell’utente. Perché non anche quella del modem? I provider hanno sostenuto che la libera scelta del modem non era possibile per ragioni tecniche e di sicurezza, sebbene questo sia stato discusso in dettaglio e confutato sulla base di uno studio condotto appositamente per questa finalità. Non senza ragione, la conclusione tratta dall’analisi del regolamento proposto è stata la seguente: ‘In generale, si può dire che la libera scelta dei terminali difficilmente influisce sul funzionamento e la sicurezza della rete'”. Dopo la pubblicazione di questo rapporto d’indagine, c’è stato silenzio per un po’, fino al 13 febbraio 2019, quando il Segretario di Stato per gli affari economici e il clima ha inviato una lettera alla seconda camera del Parlamento olandese riguardo alla vendita di modem separati e agli aggiornamenti sulla sicurezza. In questa lettera egli scrive, tra le altre cose, che la decisione sul design del punto terminale di rete è rimandata all’Autorità olandese per i consumatori e i mercati (ACM).

In risposta, l’ACM ha creato una nuova direttiva che permette al consumatore di scegliere il proprio modem e questa sarà una buona notizia per molti olandesi. Uno studio condotto dalla VTKE nel marzo 2021 evidenzia infatti che quasi la metà degli olandesi (il 49%) considera importante la libera scelta del modem. Inoltre, un modem Internet che fornisca un’eccellente connessione a Internet è diventato essenziale per ogni famiglia, soprattutto perché ora lavoriamo da casa più spesso e richiediamo molto di più dalla nostra rete domestica.

La VTKE lotta da anni per la libera scelta del modem ed è molto soddisfatta di questa decisione. Un portavoce della VTKE ha detto: “Quando si tratta della rete domestica, i consumatori stessi sanno meglio cosa vogliono e dovrebbero sempre avere la libertà di scelta di un modem adatto. Siamo orgogliosi di tutti gli sforzi che hanno portato a questo risultato e speriamo che questa decisione incoraggi anche altri paesi ad adattare le loro direttive”.

Link al comunicato stampa.

22 luglio 2021 (DE): 5 anni di libertà di scelta del router - Sondaggio: forte desiderio di indipendenza tra i consumatori - libertà di scelta in Europa (comunicato stampa)

Berlino, 22 luglio 2021 – Per l’80% dei consumatori in Germania, la libertà di scelta sul dispositivo terminale per la loro connessione a Internet è particolarmente importante. Poco meno di un consumatore su due decide di comprare un dispositivo tra quelli disponibili in commercio. Questo è stato il risultato di un sondaggio rappresentativo+ dell’Associazione dei fabbricanti di apparecchiature terminali di telecomunicazione (sigla: VTKE). Dopo 5 anni, la libertà di scelta delle apparecchiature terminali si sta dimostrando un modello di successo che garantirà l’innovazione nel futuro e permetterà agli utenti l’impiego di dispositivi potenti come router, impianti di telefonia o di allarme. Anche in altri paesi europei, come l’Italia, la Finlandia, l’Austria e i Paesi Bassi, è stata introdotta o è in votazione politica la libera scelta sul dispositivo terminale.

Nel sondaggio, circa l’80% dei partecipanti ha affermato che la libertà di scelta nell’impiego di un dispositivo terminale era importante per loro. Inoltre, il desiderio di indipendenza si manifesta nella decisione se un dispositivo terminale viene acquistato da quelli disponibili in commercio o tramite il provider. Il desiderio di possedere un dispositivo proprio è quasi raddoppiato in 5 anni: quasi un intervistato su due (il 44%) ha sostenuto che attualmente intende acquistare un dispositivo proprio tra quelli disponibili in commercio. Il 37% vorrebbe poter acquistare il proprio dispositivo terminale tramite il provider. 5 anni fa, un sondaggio aveva mostrato che più di uno su quattro (il 27%) avrebbe deciso di comprare un router proprio. Il 42% aveva optato in quel momento per un dispositivo del proprio provider. Nel presente sondaggio, ai partecipanti sono state poste ulteriori domande sulla configurazione del loro router. Il 60% degli intervistati ha installato un router a casa negli ultimi 6 mesi e descrive la messa in funzione come facile.

Linea guida europea per la libertà di scelta delle apparecchiature terminali

L’anno scorso, le autorità di regolamentazione europee (per la Germania, l’Agenzia federale tedesca di gestione delle reti) avevano stabilito congiuntamente che la rete domestica privata doveva, di regola, iniziare dalla presa di corrente. La definizione di questo cosiddetto “punto terminale di rete passivo” permette ai consumatori di scegliere liberamente le apparecchiature terminali in qualsiasi rete (ad es. fibra, cavo o DSL). In questi paesi, questa linea guida viene seguita o è in corso una votazione politica:

Germania: Dal 1° agosto 2016 c’è la libertà di scelta delle apparecchiature terminali.
Finlandia: Nel 2014 è stata introdotta la libera scelta delle apparecchiature terminali.
Italia: Dal 2018, gli utenti sono liberi di scegliere il proprio dispositivo terminale.
Paesi Bassi: Una regolamentazione sul punto terminale di rete verrà pubblicata quest’estate.
Austria: Nel corso dell’approvazione di una nuova legge sulle telecomunicazioni, si sta discutendo anche la questione della definizione del punto terminale di rete e quindi del ripristino della libertà di scelta delle apparecchiature terminali.

5 anni di libertà di scelta delle apparecchiature terminali per una diversità nel mercato

Il 1° agosto 2016 è stata abolita per legge in Germania “l’imposizione del router”. Da allora, gli utenti Internet in Germania sono di nuovo liberi di scegliere il dispositivo terminale che fa per loro, per tutte le tecnologie di accesso (DSL, cavo, fibra ottica, telefonia mobile) tra quelli disponibili in commercio o tramite il provider.

+ Fonte: sondaggio VTKE condotto dall’Istituto di ricerche di mercato Kantar nel periodo dal 30 giugno al 7 luglio 2021 / 1051 intervistati dai 16 ai 65 anni in Germania.

Link al comunicato stampa.

7 maggio 2021 (DE): Modifica alla legge sulle telecomunicazioni: i produttori di terminali di telecomunicazione accolgono con favore la nuova legge - confermata la libertà di scelta dei router per la fibra (comunicato stampa)

Berlino, 7 maggio 2021 – I produttori di router, telefoni, impianti telefonici e altri terminali di telecomunicazione vedono la nuova legge sulla modernizzazione delle telecomunicazioni come una conferma della libera scelta delle apparecchiature terminali in Germania. Dopo la Dieta federale tedesca, oggi anche il Consiglio federale tedesco ha approvato l’emendamento della legge sulle telecomunicazioni. In futuro, gli utenti saranno ancora in grado di scegliere il loro dispositivo terminale per la connessione a banda larga (ad es. fibra, cavo, DSL o telefonia mobile). La scatola di giunzione passiva sulla parete come punto terminale di rete vale indipendentemente dalla tecnologia a banda larga e quindi anche per le connessioni in fibra ottica. Dal punto di vista dell’Associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazione (VTKE), l’Agenzia federale tedesca di gestione delle reti (BNetzA) è chiamata al rispetto dell’attuazione della libertà di scelta delle apparecchiature terminali. In particolare, i fornitori di connessioni in fibra ottica non rispettano i requisiti di legge e non permettono ai propri terminali di collegarsi al punto terminale di rete passivo.

La possibilità di eccezione deve rimanere eccezione

La VTKE avverte anche che la possibilità, recentemente inclusa nella legge, di permettere eccezioni al punto terminale di rete passivo, abolisce di fatto di nuovo la libertà di scelta delle apparecchiature terminali.
Gli operatori di rete possono richiedere, tramite la BNetzA, eccezioni per il punto terminale di rete per decreto generale. Non esistono ragioni tecniche che richiedano eccezioni al punto terminale di rete passivo. Lo confermano le esperienze positive con la libertà di scelta delle apparecchiature terminali, indipendentemente dalla tecnologia a banda larga.

Inoltre, le esenzioni potrebbero eludere il diritto dei consumatori alla libera scelta delle apparecchiature terminali. Cambiare provider diventerebbe più difficile perché i consumatori non potrebbero più utilizzare liberamente e con chiunque il loro dispositivo terminale. Questo non è nell’interesse della protezione dei consumatori, della libertà di scelta delle apparecchiature terminali e della concorrenza per più innovazione.

Il successo della libertà di scelta del router

La libertà di scelta delle apparecchiature terminali ha dimostrato la sua validità. Dal ripristino della libera scelta delle apparecchiature terminali nel 2016, molti consumatori hanno fatto un uso attivo del loro diritto e hanno deciso milioni di volte di acquistare il proprio terminale tra quelli disponibili in commercio. Questo dà loro il controllo sull’intera gamma di servizi internet e telefonici, nonché rapidi aggiornamenti dei loro dispositivi terminali. Inoltre, risparmiano sulle spese di noleggio solitamente elevate per i dispositivi resi obbligatori dal provider.

Link al comunicato stampa.

7 aprile 2021 (GR): l'autorità di regolamentazione greca prevede di definire il punto terminale di rete (NTP) / La VTKE partecipa alla consultazione pubblica

L’autorità di regolamentazione greca EETT si sta occupando della determinazione del punto terminale di rete e in questo contesto ha pubblicato, all’inizio di marzo, le sue considerazioni normative per la consultazione pubblica (link). Il periodo di consultazione è terminato oggi.

Anche la VTKE, che ha condotto una lunga campagna per dare agli utenti finali la libertà di scelta sui dispositivi collegati alla loro connessione (a banda larga), ha presentato il proprio parere all’EETT.

Accogliamo con piacere il fatto che l’EETT voglia fare più chiarezza sulla regolamentazione dell’NTP. Siamo apertamente a favore di una definizione del punto terminale di rete all’articolo A, poiché questo è l’unico modo per (ri)stabilire completamente la libera scelta delle apparecchiature terminali per tutte le tecnologie di accesso (DSL, cavo e fibra) in Grecia.

17 settembre 2020 (DE): Per più innovazione e più banda larga: i provider ricevono supporto nell'implementazione della libertà di scelta del router dall'Agenzia federale tedesca di gestione delle reti (comunicato stampa)

17 settembre 2020 – La guida pratica pubblicata dal gruppo di progetto del Comitato di regolamentazione tecnica delle telecomunicazioni (ATRT) dell’Agenzia federale tedesca di gestione delle reti fornisce un’altra importante spinta alla libertà di scelta del router. La guida supporta i provider nella pubblicazione delle specifiche dell’interfaccia, che è obbligatoria per loro. Questi sono importanti per la fluida interazione tra rete e dispositivo terminale come smartphone, telefono o router.

La VTKE accoglie con favore i risultati recentemente pubblicati dal gruppo di progetto, che permettono ai provider di implementare la specifica dell’interfaccia in modo ancora più trasparente, pratico ed efficiente. Anche le innovazioni nell’area dei terminali di telecomunicazione possono essere realizzate ancora più velocemente in futuro. I fabbricanti di terminali potranno così tranquillamente sviluppare prodotti compatibili con le reti. Poiché vengono create sempre più connessioni in fibra anche da parte di piccoli fornitori regionali, è particolarmente importante un’adeguata pubblicazione delle specifiche di interfaccia, perché solo in questo modo l’infrastruttura a banda larga ad alte prestazioni può essere ampliata e utilizzata più rapidamente.

Il gruppo di progetto “Descrizioni dell’interfaccia secondo §41c TKG”

Con il diritto di connessione per i terminali di telecomunicazione, gli operatori di rete sono obbligati a pubblicare una descrizione tecnica delle loro interfacce per accedere alla rete e ai suoi servizi (come ad es. l’accesso a Internet o la telefonia).

Pertanto, il Comitato di regolamentazione tecnica delle telecomunicazioni (ATRT), che fornisce consiglio all’Agenzia federale tedesca di gestione delle reti, ha istituito un gruppo di lavoro che si occupa dell’attuazione pratica degli obblighi di pubblicazione. Questo gruppo di progetto, composto da operatori di rete, fabbricanti di apparecchiature terminali, utenti ed esperti dell’Agenzia federale tedesca di gestione delle reti, ha ora completato il suo lavoro e divulgato una guida pratica per la pubblicazione delle specifiche di interfaccia. Una particolare considerazione è stata rivolta ai terminali di rete nella Next Generation Network (NGN, ad es. xDSL, DOCSIS, FTTx, telefonia mobile) così come i requisiti per lo sviluppo di terminali di telecomunicazione basati su IP/SIP.

Link al mandato, al rapporto finale e alla guida pratica del gruppo di progetto, nonché alla dichiarazione dell’Agenzia federale tedesca di gestione delle reti: www.bundesnetzagentur.de/atrt-pg-ssb

Link al comunicato stampa.

8 luglio 2020 (NL): Paesi Bassi: ACM pubblica un progetto di regolamentazione sulla determinazione del punto terminale di rete

L’autorità di regolamentazione olandese ACM ha pubblicato un progetto di “Regolamentazione del punto terminale di rete” e lo sta consultando da ora fino al 4 settembre 2020.

Con il progetto di regolamentazione sulla determinazione del punto terminale di rete, ACM vuole far chiarezza su quale parte della rete è sotto la sovranità dell’operatore di rete e quale parte appartiene all’utente finale.

Secondo la ACM, l’obiettivo della regolamentazione è quello di permettere agli utenti finali di connettere le proprie apparecchiature terminali alla rete del loro fornitore di telecomunicazioni. In questo modo, la ACM sostiene di voler garantire che gli utenti finali abbiano più libertà di scelta e che venga incoraggiata l’innovazione delle apparecchiature terminali.
Link al comunicato stampa sulla pubblicazione del progetto “Regolamentazione del punto terminale di rete” nonché al progetto “Regolamentazione del punto di connessione di rete” (entrambi in lingua olandese).

6 marzo 2020 (EU): VTKE: le Direttive BEREC per il punto terminale di rete autorizzano in tutta Europa la libertà di scelta dell’apparecchiatura terminale

L’Associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazione (VTKE) è lieta di annunciare che l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) ha pubblicato le sue Direttive per la determinazione del punto terminale di rete.

In armonia con le Direttive, con certezza giuridica e senza ombra di dubbio i regolatori nazionali possono ora definire che come punto terminale di rete si assume la presa a parete (rete locale).

Considerata la localizzazione del punto terminale di rete sulla “presa a parete”, gli utenti finali possono acquistare sul mercato un’apparecchiatura terminale che soddisfa al meglio le loro esigenze e collegarla alla loro presa.

Le Direttive si occupano anche delle ‘obiettive necessità tecnologiche’ che potrebbero motivare la scelta di un punto terminale di rete in altra posizione rispetto alla “presa a parete”. A tale riguardo, la VTKE stabilisce che non sussistono motivi tecnici contrari alla libertà di scelta dell’apparecchiatura terminale. Ciò è stato confermato in quei Paesi in cui la libertà di scelta dell’apparecchiatura terminale è già stata ripristinata e attuata con molto successo (come ad es. l’Italia o la Germania).

Un’armonizzazione a livello europeo della regolamentazione del punto terminale di rete per il ripristino della libertà di scelta dell’apparecchiatura terminale nell’intera Unione Europea, come ora è reso possibile sulla base delle direttive BEREC, genera una concorrenza aperta e leale sul mercato delle apparecchiature terminali di telecomunicazione e quindi la disponibilità di prodotti innovativi dei quali possono beneficiare in particolare gli utenti finali.

Le direttive BEREC per la determinazione del punto terminale di rete sono riportate qui (documento PDF in lingua inglese).

16 gennaio 2020 (EU): VTKE partecipa alla consultazione del BEREC sul punto di terminazione di rete

L’Associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazione (VTKE) ha partecipato alla consultazione pubblica sulla bozza delle “Linee guida BEREC sugli approcci comuni per l’identificazione del punto terminale di rete in diverse topologie di rete”.

La VTKE è lieta del fatto che il BEREC si occupi della definizione del punto di terminazione della rete. Le linee guida saranno decisive per la libera scelta delle apparecchiature terminali in tutta Europa e – nel migliore dei casi – contribuiranno a garantire il ripristino di questa scelta in tutti gli Stati membri dell’UE. Tuttavia, esiste anche il pericolo reale che la cosiddetta “obbligatorietà del router” si manifesti definendo il punto di terminazione della rete nel posto sbagliato, che dovrebbe essere evitato in ogni circostanza.

Una sintesi del parere è disponibile qui (pdf documento in lingua inglese).

24 ottobre 2019 (DE): Storia di un successo: la libertà di utilizzo delle apparecchiature terminali incentiva le innovazioni e la sovranità degli utenti

Nell’interesse degli utenti finali e di una vivace concorrenza nel mercato delle apparecchiature terminali di telecomunicazione, la libertà delle apparecchiature terminali porta all’innovazione e alla diversità dei prodotti. Soprattutto per quanto riguarda le reti gigabit del futuro, la libera scelta delle apparecchiature terminali è un fattore di innovazione.

Gli utenti finali, in particolare, beneficeranno quindi della libertà delle apparecchiature terminali, in quanto potranno scegliere il prodotto che meglio risponde alle loro esigenze di prestazioni, qualità e sicurezza tra un’ampia gamma di apparecchiature terminali innovative e ad alte prestazioni e utilizzarlo sulla loro connessione.

La VTKE è convinta che la libera scelta del terminale sia una storia di successo. Pertanto, a parere della rete, è necessaria un’attuazione coerente o il ripristino della libertà dei terminali per tutte le tecnologie di accesso.

24 ottobre 2019: Storia di un successo_la libertà di utilizzo delle apparecchiature terminali

27 agosto 2019 (DE): VTKE: gli operatori di rete devono rispettare i requisiti di legge applicabili sulla libera scelta delle apparecchiature terminali

Attualmente la stampa sta riportando che singoli operatori di rete non stanno rispettando i requisiti di legge sulla libera scelta delle apparecchiature terminali per le connessioni in fibra ottica. Questo viene motivato tramite un gruppo di progetto in corso del Comitato di regolamentazione tecnica nelle telecomunicazioni (ATRT) dell’Agenzia federale tedesca di gestione delle reti che, tuttavia, non può disporre di un mandato per sospendere i requisiti legalmente applicabili.

In questo contesto, l’Associazione dei fabbricanti di apparecchiature terminali di telecomunicazione (VTKE) mette le cose in chiaro:

Fondamentalmente, secondo la legge sulle telecomunicazioni, gli operatori di rete non possono rifiutare di collegare le apparecchiature terminali se queste soddisfano i requisiti. Essi possono fornire i terminali ai propri clienti, ma non possono prescriverne il collegamento e l’utilizzo. Questa è la legge applicabile e vale per tutte le tecnologie di accesso, che siano DSL, cavo, fibra o LTE. Ne consegue che tutti gli operatori di rete devono permettere ai propri clienti di impiegare i propri terminali. Con l’entrata in vigore della legge sulle apparecchiature terminali di telecomunicazione è stata confermata legalmente la libertà di scelta degli utenti finali. Da allora, essi sono in grado di scegliere tra una serie di terminali innovativi quello che meglio si adatta ai loro desideri e necessità.

La legge sulla scelta e la connessione di apparecchiature terminali di telecomunicazione, in vigore già dal 2016, definisce inoltre chiaramente il punto terminale di rete come “passivo”. Questo requisito legale vale attualmente anche per DSL, cavo, fibra e LTE. Nessun attore di mercato ha il diritto di ridefinire arbitrariamente il punto terminale di rete secondo le proprie esigenze o idee, neanche per un periodo di tempo limitato.

La VTKE si stupisce che singoli grandi gestori di rete non rispettino più, anche parzialmente, i requisiti di legge in vigore. Questo è particolarmente irritante in considerazione del fatto che la regolamentazione è stata implementata da tutti i partecipanti al mercato da quando è entrata in vigore circa tre anni fa ed è stata accolta molto positivamente, in particolare dagli utenti.

La ragione addotta per la sospensione della libera scelta delle apparecchiature terminali per le connessioni in fibra ottica è il lavoro ancora in corso del gruppo di progetto ATRT che, secondo gli operatori di rete, si sta occupando della definizione del punto terminale di rete. Tuttavia, la questione non è chiaramente questa. Piuttosto, l’ATRT deve sostenere il mercato con l’obbligo di pubblicare la descrizione di interfaccia di accesso alla rete. A tal fine, esso ha creato un gruppo di progetto nel quale gli operatori di rete, i fabbricanti di apparecchiature terminali e gli utenti stanno lavorando su raccomandazioni per “l’attuazione degli obblighi di pubblicazione […] per le descrizioni di interfaccia degli operatori di reti pubbliche di telecomunicazione per collegare le apparecchiature terminali di telecomunicazione”. L’obiettivo di questo gruppo di progetto è quello di produrre una linea guida pratica che mostri che cosa dovrebbero contenere le descrizioni di interfaccia. Il lavoro del gruppo di progetto si basa anche sulla definizione del legislatore del punto terminale di rete come “passivo” per tutte le tecnologie di accesso, il che, contrariamente a quanto è sottinteso altrove, non è assolutamente in discussione. In questo senso, anche un obbligo limitato nel tempo per i terminali attivi è ingiustificato e, soprattutto, non tecnicamente necessario.

Inoltre rimane inalterato l’obbligo di base degli operatori di rete di fornire o pubblicare descrizioni di interfaccia esatte e adeguate del lavoro del gruppo di progetto, in modo tale che gli operatori siano ancora tenuti a pubblicare le proprie specifiche di interfaccia. Altrimenti, la libertà di scelta prevista dal legislatore per gli utenti finali sarà compromessa e verranno impedite le innovazioni tecnologiche nel settore delle apparecchiature terminali di telecomunicazione.

La VTKE considera ancora molto importante il lavoro del gruppo di progetto e condivide l’intenzione dell’ATRT di ottimizzare la pratica di pubblicazione delle descrizioni di interfaccia. Sulla base di queste descrizioni di interfaccia, i produttori di terminali sono in grado di sviluppare, in competizione per il miglior terminale e alle stesse condizioni, prodotti innovativi di cui alla fine beneficiano gli utenti.

Pertanto, la VTKE ritiene indispensabile e di fatto ovvio che tutti gli attori di mercato, inclusi i grandi operatori di rete, rispettino le leggi e i regolamenti in vigore, in modo tale che gli utenti continuino ad avere libera scelta delle apparecchiature terminali per tutte le tecnologie di accesso.

La legge sulla scelta e la connessione di apparecchiature terminali di telecomunicazione, che è stata approvata all’unanimità dalla Dieta federale tedesca e confermata dalla Commissione UE come conforme alla legge europea in vigore, vale anche oggi per tutti i partecipanti al mercato.

24 luglio 2019 (DE): Sondaggio: l'80 percento degli utenti rifiuta l'imposizione del router - Per i consumatori l'indipendenza è importante (communicato stampa)

L’associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazione (VTKE) saluta molto positivamente i tre anni di libertà di liberalizzazione delle apparecchiature terminali. Per molti utenti, la libertà di scelta sulla connessione è particolarmente importante ed essi decidono per questo di acquistare un dispositivo disponibile in commercio. La libera scelta delle apparecchiature terminali si rivela quindi un modello di successo.

Per l’80% la libertà di scelta è particolarmente importante

L’importanza della libertà di scelta delle apparecchiature terminali per l’utente è sottolineata da un recente studio*: circa l’80% degli intervistati ha dichiarato che per loro è importante avere la possibilità di utilizzare un’apparecchiatura terminale propria. Questo perché possono scegliere un prodotto che meglio si adatta alle loro effettive esigenze di prestazioni, funzionalità e sicurezza.

I consumatori fanno anche un uso attivo dei propri diritti. Molti utenti optano per l’acquisto di un’apparecchiatura reperibile in commercio. Negli ultimi anni sono stati acquistati milioni di dispositivi del mercato libero, ovvero non dispositivi finali forniti dal provider.

La libera scelta delle apparecchiature terminali porta a maggiore diversità sul mercato

Il 1 agosto 2016 è stata abolita per legge in Germania “l’imposizione del router”. Da allora, gli utenti finali privati e commerciali in Germania hanno di nuovo la libertà di scegliere tutte le tecnologie di accesso (DSL, cavo, fibra ottica e LTE), sia che acquistino un’apparecchiatura terminale di loro scelta disponibile in commercio, sia che la ottengano dal fornitore.

La concorrenza ripristinata per la migliore apparecchiatura terminale, come ad esempio router, telefoni, impianti telefonici, sistemi di allarme, ecc., ha portato sul mercato una maggiore varietà di prodotti innovativi e ad alte prestazioni. Ciò andrà a beneficio soprattutto degli utenti che ora hanno la possibilità di acquistare un prodotto che soddisfa al meglio le loro esigenze.

*Fonte: sondaggio VTKE condotto dall’istituto di ricerche di mercato Kantar nel periodo dal 27 giugno al 1 luglio 2019 / 1.051 adulti intervistati di età compresa tra i 18 e i 69 anni in Germania

24 luglio 2019: Sondaggio: l’80 percento degli utenti rifiuta l’imposizione del router – Per i consumatori l’indipendenza è importante (PDF documento)

6 giugno 2019 (EU): La VTKE al workshop BEREC sulla neutralità della rete: La `presa sul muro´ è il punto terminale di rete

L’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (in inglese: BEREC) ha tenuto un workshop a Bruxelles il 29 maggio 2019 nel contesto della revisione delle linee guida sulla neutralità della rete.

L’associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazione (VTKE) ha preso parte al workshop con una presentazione, evidenziando la normativa di cui all’articolo 3 (1), del regolamento 2015/2120, secondo cui gli utenti finali hanno il diritto di “utilizzare apparecchiature terminali di propria scelta”.

Nonostante questo chiaro obbligo legale e il mandato delle autorità nazionali di regolamentazione di indagare sulle pratiche abusive, in alcuni paesi europei gli operatori di rete stanno limitando la libertà di scelta delle apparecchiature terminali dei propri clienti.

Le future linee guida BEREC devono garantire una coerente attuazione del diritto degli utenti finali alla libera scelta delle apparecchiature terminali. La VTKE sottolinea che, anche per le future topologie e tecnologie di rete e in particolare anche per le imminenti reti ad alta velocità, le apparecchiature terminali di telecomunicazione sono caratterizzate dalla connessione diretta al mezzo di trasmissione fisico della connessione locale dell’abbonato. La presa di collegamento elettricamente/otticamente passiva alla connessione dell’abbonato (linea telefonica, cavo coassiale o cavo a fibre ottiche) soddisfa tutti i requisiti legali per un punto terminale di rete e solo questa presa di collegamento passiva realizza la necessaria libertà di scelta delle apparecchiature terminali da parte dei consumatori.

È inoltre un obbligo per gli operatori di rete fornire agli utenti finali i dati di accesso e/o di configurazione necessari per connettere i loro terminali alla rete, al fine di consentire l’uso di tutti i servizi stipulati a contratto.

Link al BEREC Workshop on the update of its Net Neutrality Guidelines

6 giugno 2019: La VTKE al workshop BEREC sulla neutralità della rete: La “presa sul muro” è il punto terminale di rete (PDF documento)

28 febbraio 2019 (NL): Il Ministero dell'economia olandese blocca la libertà di scelta delle apparecchiature terminali (communicato stampa)

In risposta a una richiesta del Parlamento, il Ministero dell’economia olandese ha dichiarato di non mettere in vigore il cosiddetto “beleidsregel netwerkaansluitpunt”, che meglio definisce il punto terminale di rete (PTR). Il PTR determina dove finisce la rete dei fornitori e inizia la rete dei clienti privati e commerciali. Con l’attuale decisione si impedisce che gli utenti di Internet nei Paesi Bassi possano scegliere autonomamente quale apparecchiatura terminale (router o modem) utilizzare per l’accesso a Internet.

Questa inversione di tendenza è incomprensibile per l’associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazione (VTKE): Il governo olandese si impegna da tempo per la libera scelta delle apparecchiature terminali e ha eseguito a riguardo una consultazione pubblica da dicembre 2017 a febbraio 2018. La tesi principale degli operatori di rete che la libera scelta delle apparecchiature terminali influirebbe negativamente sulla funzionalità e la sicurezza delle loro reti, è stata smentita da una perizia commissionata dal governo nell’autunno del 2018.

Dal punto di vista della VTKE, non vi sono quindi né ragioni di contenuto, né motivi di tempo per impedirne la pubblicazione. La VTKE vede nella “presa sul muro”, come punto terminale di rete, la base per la libertà di scelta dei consumatori. Questa definizione è già standard in alcuni paesi, portando a prodotti innovativi e alla libera concorrenza. Inoltre, la scelta gratuita delle apparecchiature terminali è esplicitamente prevista dal diritto dell’UE.

La VTKE si impegna a garantire il successo della liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni in generale e in particolare a ripristinare la libertà di scelta delle apparecchiature terminali.

Link alla lettera del Ministero dell’economia olandese e al rapporto di Stratix (in lingua olandese)

28 febbraio 2019: Il Ministero dell’economia olandese blocca la libertà di scelta delle apparecchiature terminali (PDF documento)

16 gennaio 2019 (EU): La VTKE accoglie con favore le linee guida europee per l'identificazione del punto terminale di rete

La VTKE accoglie con favore le linee guida europee per l’identificazione del punto terminale di rete

L’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) stabilirà nuove linee guida europee per determinare il punto terminale di rete (PTR). Il PTR è il punto di connessione per i terminali di telecomunicazione. Già presente in 5 paesi (Germania, Italia, Paesi Bassi (previsto), Cipro, Lettonia), il PTR è definito come una “presa sul muro”, garantendo così la libera scelta delle apparecchiature terminali. Anche per i telefoni cellulari, la libera scelta di apparecchiature terminali, come i telefoni cellulari o i router LTE, è da anni normalità e un volano d’innovazione.

L’associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazione (VTKE) vede nella “presa sul muro” come PTR la base per la libertà di scelta dei consumatori. Questa definizione del punto terminale di rete è già standard in alcuni paesi, portando a prodotti innovativi e alla libera concorrenza.

Come base globale, il BEREC ha pubblicato il documento BoR (18) 159 “Location of the Network Termination Point”, una panoramica dello stato attuale della definizione del PTR nei paesi dell’Unione europea.

Dal 1 agosto 2016, gli utenti in Germania possono scegliere la propria apparecchiatura terminale. La concorrenza per la migliore apparecchiatura terminale, come router, telefoni, sistemi telefonici, sistemi di allarme, ecc., ha portato sul mercato, negli ultimi anni, una maggiore varietà di prodotti innovativi e ad alte prestazioni. Ciò va a vantaggio soprattutto degli utenti, che possono utilizzare i prodotti che soddisfano al meglio le loro esigenze in termini di prestazioni, funzionalità e sicurezza.

Le linee guida per la definizione del PTR sono ora in fase di sviluppo da parte di un gruppo di lavoro del BEREC, seguito da una consultazione pubblica.

Link al BEREC Report on the location of the network termination point

16 gennaio 2019: La VTKE accoglie con favore le linee guida europee per l’identificazione del punto terminale di rete (PDF documento)

1 ottobre 2018: Rete via cavo nei Paesi Bassi aperta alla concorrenza (comunicato stampa)

10 agosto 2018: La Free Modem Alliance al fianco di AGCOM per la trasparenza e la libertà di scelta nelle telecomunicazioni

19 marzo 2018: VTKE participa alla consultazione pubblica dell’AGCOM per ripristinare la libera scelta delle apparecchiature terminali

2 febbraio 2018: FREE MODEM ALLIANCE: nasce la coalizione a difesa della libertà di scelta del modem libero

27 ottobre 2017: No al router imposto dai gestori – Appello alla AGCom

1 agosto 2017: Imposizione del router – a farne le spese sono i consumatori